ART. 187 E CANNABIS: PER QUANTO TEMPO RESTA NELL'ORGANISMO.

02 dicembre 2021

 

Una delle domande che vengono rivolte più di frequente è: se fumo una canna, per quanto tempo risulto positivo? Quando potrò guidare?

Come tutti sanno, i principi attivi contenuti nella cannabis, e negli stupefacenti in genere, restano nell'organismo anche a distanza di molto tempo dall'assunzione. Tale dato è rilevante allorquando si viene fermati dalla Polizia, magari a seguito di un sinistro, e sottoposto all'esame di sangue e urine, che potrebbe dare esito positivo anche se il consumo di droga non è recente, e pertanto non si è sotto l'effetto di stupefacenti.

Ovviamente le osservazioni che seguono non hanno natura medico scientifica ma legale.



EFFETTI DELLA MARIJUANA

Una piccola premessa va fatta su quali sono e quanto durano gli effetti della marijuana.

Fumando uno spinello si introduce nell'organismo il THC, sostanza psicotropa con effetti euforici ed antidolorifici, che agisce sul cervello, passando attraverso il sangue.

L'effetto, per intensità e durata, varia a causa di diversi fattori, tra i quali: qualità e quantità della sostanza consumata, abitualità, caratteristiche fisiche dell'assuntore.

Di norma gli effetti della marijuana iniziano appena il thc raggiunge il cervello e durano da una a tre ore circa.

PER QUANTO TEMPO RESTA NELL'ORGANISMO

Mentre quindi l'effetto della cannabis svanisce dopo poche ore, la presenza della sostanza nel sangue, nelle urine o nella saliva può rimanere per molto più tempo.

Ad esempio,tramite il test della saliva è possibile rilevare la presenza di thc anhe fino a sedici ore dopo l'assunzione.

Con l'analisi del sangue e delle urine si può risalire ancora di più nel tempo: fino a 15 giorni nel sangue e fino a 30 giorni nelle urine.

L'analisi del capello, poi, può risalire anche fino a 90 giorni dall'assunzione.

CANNABIS E GUIDA SOTTO L'EFFETTO DI STUPEFACENTI.

La questione è rilevante nel momento in cui, nel corso di un accertamento, ad esempio a seguito di sinistro stradale, venga rilevata la presenza di thc.

Secondo l'art. 187 CdS, affinché si integri il reato di guida sotto effetto di sostanze stupefacenti occorre che il soggetto che si trova al volante si trovi concretamente in stato di alterazione psicofisica.

Quindi l'esito positivo degli esami ematici o delle urine, che abbiano riscontrato la presenza di stupefacente nell'organismo, non indica necessariamente lo stato di alterazione alla guida.

Ai fini dell'accertamento del rato di guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, quindi non è sufficiente provare che, precedentemente al momento in cui il soggetto si è posto alla guida, egli abbia assunto stupefacenti, ma altresì che egli guidava in stato d’alterazione causato da tale assunzione.

Occorre quindi che siano contemporaneamente accertati: 1) l’evidente alterazione psico-fisica del guidatore, rilevabile anche attraverso indici sintomatici (occhi rossi, problemi di reazione, lentezza di riflessi, sonnolenza ecc.), e 2) la presenza di sostanze psicotrope nell’organismo, da effettuare mediante accertamenti medico-scientifici sui liquidi biologici del conducente.

Tuttavia, all'atto del controllo, qualora l’esito degli accertamenti scientifici non sia immediatamente disponibile, ma comunque risulti evidente lo stato di alterazione psicofisica del conducente (magari attraverso precursori), se ricorrono fondati motivi per ritenere che il conducente abbia assunto sostanze stupefacenti o psicotrope gli organi di polizia stradale possono disporre il ritiro della patente di guida fino all’esito degli accertamenti e, comunque, per un periodo non superiore a dieci giorni.

NOTE CONCLUSIVE

Prima di procedere al prelievo dei liquidi finalizzato all'accertamento è necessario l'avviso all'interessato della facoltà di farsi assistere da persona di fiducia, a pena di nullità dell'accertamento, eccetto quando il prelievo viene fatto dai medici nel corso di un protocollo sanitario.

È altresì necessario il consenso al prelievo.

La sanzione prevista per il rato di guida sotto l'effetto di sostanza stupefacente è dell'arresto da sei mesi ad un anno e dell'ammenda da 1.500 a 6.000 euro.

E la sospensione della patente di guida da uno a due anni e la confisca del veicolo di proprietà.

Le pene sono raddoppiate in caso di incidente.

In caso di rifiuto di sottoporsi all'accertamento le pene sono le stesse, ma la sospensione patente va da sei e mesi a due anni.

Ad eccezione dell'ipotesi in cui si è verificato un sinistro stradale, la pena può essere sostituita con i lavori di pubblica utilità, che hanno come vantaggio la riduzione della metà del periodo di sospensione della patente di guida e la revoca della confisca del mezzo.

 

 

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